LUOGO DI INCONTRO: L’Incantesimo Fiorito BOLLENGO – Strada Allaas n. 5 (per chi è automunito)
DATA MEETUP 29 Settembre 2024 – WPD “Giornata Mondiale della Cartolina 01 Ottobre”
ORARIO: 11:30 -17:30 (fuso orario Italia)
*VISITEREMO: Chiesetta di San Pietro e Paolo – Bollengo Frazione Pessano (TO)
Chiesa romanica, del XIII secolo, fu chiusa al culto nel 1887.
Ha una forma architettonica poco abituale nel canavese con la torre campanaria in facciata, in asse con la navata principale.
Esternamente è decorata da archetti pensili mentre l’interno ha una navata semicircolare coperta da volta a semicatino.
Le pareti laterali conservano tracce di pitture sbiadite, frammenti raffiguranti figure virili erette;
una coppia di Santi è stata attribuita a Domenico della Marca d’Ancona (attivo in Piemonte nella prima metà del XV secolo),
che lavorò a Bollengo nel terzo decennio del ‘400.
Il campanile è in asse con la navata principale, sporge di circa due metri e mezzo dalla facciata,
al cui muro è intimamente collegato; è alto circa 14 metri, sviluppandosi per sei piani fuori terra;
il piano inferiore è occupato dall’ingresso della chiesa, con volta a botte.
Partendo dal terzo piano si aprono in successione nell’alzato una stretta feritoia,
una finestra più larga ed arcuata e, in ognuno degli ultimi due piani, una bifora con colonnine di pietra.
La muratura è molto rozza, è in cotto e contiene inserti in marmo.
Comune di Bollengo
E’ un comune collinare, di origine antica con 2.137 abitanti.
Lo stemma comunale è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica.
“Sullo sfondo argentato della prima sezione spicca una croce rossa;
nel secondo campo, smaltato di verde, figurano tre stelle d’oro a otto raggi, ordinate in palo”.
Sembra che il nome Bollengo derivi dalla voce gallica o ligure “Bola”, ‘Palude’.
Sorto probabilmente in età romana, nel Medioevo si trovò a subire l’influenza di Vercelli e di Ivrea
che fece sentire il proprio peso anche sulla struttura urbanistica del suo insediamento. In effetti,
in epoca medievale il suo assetto subì delle profonde trasformazioni.
Nel X secolo comprendeva, oltre al territorio che porta l’attuale denominazione, anche i nuclei di Paerno e Pessano.
Agli inizi del 1200 la città di Ivrea, per contenere la politica espansionistica di Vercelli,
comandò la costruzione di un castello franco che doveva essere abitato dagli uomini dei preesistenti villaggi.
Quando, nel 1250, il castello e il ricetto vennero terminati, gli uomini dell’antica Bollengo,
nonostante i privilegi concessi, non vollero spostarsi; acconsentirono, invece,
a cambiare dimora gli uomini di Paerno e Pessano, i cui insediamenti prima si spopolarono e poi scomparvero del tutto.
Degli antichi, e ora scomparsi, insediamenti di Paerno e Pessano rimangono solo poche tracce:
– La torre campanaria detta “ Ciucarun”, parte della chiesa di San Martino risalente circa al 1250.
– La chiesa dei Santi Pietro e Paolo.
Tra le vestigia di maggiore interesse si segnala la parrocchiale di Sant’Eusebio, ricostruita più volte nel corso dei secoli e dedicata, in passato, alla Beata Vergine delle Grazie.
L’architettura a tre navate conserva alcune tracce del preesistente tempio su cui venne eretta, quali la sacrestia e le acquasantiere.
E’ presente un Murales dipinto dall’Autrice Cinzia Perino Art.(che potremo vedere durante la visita)
EVENTUALI AGGIORNAMENTI IN CORSO….