Le Erbe Magiche della Notte di San Giovanni,
nell’ articolo di ieri le abbiamo descritte il link per chi se lo fosse perso:
In ognuno di noi regna un senso di superstizione che si vuole a tutti costi sconfiggere facendo ricorso a talismani portafortuna o ad amuleti vegetali per scacciare spiriti e proteggere la casa.
Le piante aromatiche ed alcune ornamentali, in natura, presentano una vasta gamma di amuleti contro il malocchio, le malattie, le avversità climatiche; erbe che allungano la vita, proteggono i bambini, la casa dagli spiriti maligni, dalla malvagità e dall’invidia, e possono portare soldi e prosperità.
I nostri antenati raccoglievano le erbe hanno più potere se raccolte nel periodo del 23/24 Giugno poiché San Giovanni le dà un potere magico.
Quando raccogliere le erbe di San Giovanni?
Una delle cose più importanti che si fa in questa notte di Fuoco e Acqua è il Raccolto Sacro o Raccolto di S. Giovanni, Tra il 21 e il 24 giugno, il confine tra il mondo degli dèi e quello degli uomini si assottiglia, ovvero la luce del sole è così alta che le erbe medicinali raccolte sono più potenti e la maggior parte delle piante sono al massimo della fioritura, così come i frutti sono nel pieno della maturazione.
Cogliere le erbe significa “raccogliere la Luce” e conservarla per affrontare l’oscurità che si appresta a tornare.
Le erbe di San Giovanni da utilizzare come amuleti vanno raccolte tra la notte del 23 – 24 giugno in occasione della festività del Santo.
Per utilizzare un mix di amuleti vegetali basta far essiccare le erbe in un MAZZOLINO CREATO DA VOI e conservarle in sacchetti in luoghi della casa e fuori.
Come si prepara l’acqua di San Giovanni?
Per preparare l’acqua di San Giovanni bisogna raccogliere una misticanza di erbe e fiori spontanei, nella scelta dei fiori e delle erbe non esiste una vera e propria regola.
Generalmente ci si lascia ispirare dal proprio istinto scegliendo tra le specie che si hanno a disposizione.
L’acqua di San Giovanni, si prepara per sfruttare la forza e la potenza di piante e fiori intrisi della rugiada degli Dei.
Si crede infatti che durante la notte di San Giovanni cada la rugiada degli Dei, capace di influenzare piante e fiori donando loro una particolare forza: il solstizio d’estate sarebbe la porta attraverso cui gli Dei fanno passare i nuovi nati, proprio sotto forma di rugiada.
La leggenda vuole che questa acqua magica porti fortuna, amore e salute, che sia capace di allontanare malattie e calamità e di proteggere i raccolti.
Dopo il tramonto, le erbe raccolte vanno messe in acqua e si lasciano all’esterno per tutta la notte, così che possano assorbire la rugiada del mattino.
Le erbe raccoglieranno la rugiada e da essa acquisiranno proprietà magiche.
La mattina del 24 giugno, l’acqua di San Giovanni si utilizza per lavare mani e viso, in una sorta di rituale propiziatorio e di purificazione che porterà amore, fortuna e salute.
Le erbe o piante di San Giovanni, aromatiche, spontanee o ornamentali, dopo la raccolta effettuata nelle prime ore del mattino, vanno immerse in acqua ed esposte all’aperto, sotto la luce della luna, durante la notte tra il 23 e il 24 giugno.
Rito magico di San Giovanni:
Prendi una candela, dell’acqua (puoi usare qualunque contenitore), tre stecchi di legno, fai un piccolo fascio di erbe del raccolto sacro (meglio se in numero di 9 erbe diverse). Poi scegli qualunque oggetto (scatola, ciotola…) che possa fungere da piccolo “altare” e pensa al desiderio più grande da esprimere in questa notte magica.
Rito vero e proprio
Scegli il luogo più energetico del tuo spazio “significativo” (casa, giardino, luogo preferito…)
1. Metti la candela (il Fuoco) a Est (dove nasce il Sole, unione dell’Universo)
2. Deponi l’Acqua a Nord del Fuoco, lì dove deve essere “aggiogata” e fecondata (mettila a una giusta “distanza” per far attrarre i due elementi, altrimenti rivali)
3. Disponi:
il fascio d’erbe dalle punte bagnate intorno all’Acqua (per mitigare lo scontro tra gli elementi) e i 3 stecchi di legno intorno al Fuoco, come se fosse un recinto (per non avere paura del Sé)
4. Sulla Linea che unisce Acqua e Fuoco poni il tuo altare con il tuo Desiderio (puoi scriverlo su un foglio di carta o simbolizzarlo con delle foto, oggetti o qualunque altra cosa rimandi all’oggetto del desiderio)
Attenzione: Non attraversare mai la linea che unisce Fuoco e Acqua, onde evitare l’interruzione dell’amplesso amoroso
5. Osserva il Silenzio che garantisce la “continuità” al di là delle forme verbali
6. Recita «Ora io sono colui che veramente Sono»
Ora avete tutte le spiegazioni, preparate il vostro mazzolino da seccare, poi preparate l’acqua ed infine ricordate il Rito per amplificare il tutto!
E se vorrete pubblicare la vostra foto, mi farà piacere!
Ringrazio Valeria Forno Photo per le foto fantasy concesse e Angela Dibari per l’aiuto dei contenuti
#ricordidelpassato
Ciao Buona giornata salutoni dal #BlogdiCosetta